Nel caso in cui tu abbia in mente di acquistare e installare una stufa a pellet, devi sapere che puoi usufruire dell’ecobonus, vale a dire un’agevolazione fiscale che ti permette di ottenere un rimborso di una parte della spesa che affronterai. Tale incentivo si applica a tutti gli interventi di efficientamento energetico e di ristrutturazione: tra questi rientra, appunto, la posa di una stufa a pellet.

A differenza di quel che accadeva negli anni passati, non è previsto lo sconto diretto in fattura: il bonus consiste in una detrazione spalmate su dieci rate annuali di pari importo.

Come si richiede il bonus stufa a pellet 2020

stufa a pelletNon c’è bisogno di inoltrare una richiesta specifica per ottenere il bonus stufa a pellet, ma è necessario prestare attenzione alle modalità di pagamento che seguirai. Il pagamento, infatti, deve essere effettuato tramite bonifico parlante: si tratta di un modo per tracciare la transazione, visto che il bonifico parlante include l’indicazione dei dati del committente dei lavori.

È importante, inoltre, ricordarsi di specificare all’interno della causale di versamento il riferimento normativo, così che risulti chiaro se la detrazione è pari al 50 o al 65 per cento.

Tieni presente che per accedere al bonus occorre che l’installazione venga compiuta da un tecnico qualificato e autorizzato, anche perché devi farti rilasciare un apposito certificato di conformità.

Nel caso di un intervento di efficientamento energetico, infine, i dettagli relativi devono essere trasmessi entro 90 giorni all’Enea.

L’agevolazione ti sarà concessa nel caso in cui i lavori effettuati siano conformi ai requisiti tecnici indicati dalle norme e se avrai rispettato tutti gli adempimenti burocratici.

I limiti di spesa

La soglia massima prevista per l’importo di spesa su cui si può applicare la detrazione è di 30mila euro. Nel bonifico, devi precisare:

  • i tuoi dati (o comunque i dati del soggetto che richiede la detrazione e ne usufruirà);
  • quelli del venditore o dell’installatore a cui fari riferimento, indicando il suo codice fiscale e la sua partita Iva.

Nel caso della detrazione fiscale al 50 per cento, cioè per lavori di ristrutturazione edilizia, nel bonifico devi specificare come causale del pagamento della fattura (di cui deve essere indicata la data) il riferimento normativo all’articolo 16 bis del DPR n. 917 del 22 dicembre del 1986.

Nel caso della detrazione fiscale al 65 per cento, invece, nel bonifico devi specificare come causale che si tratta di lavori di riqualificazione energetica, con il riferimento ai commi 344, 345, 346 e 347 dell’articolo 1 della legge n. 296 del 27 dicembre del 2006. Come detto, non dimenticare di inviare all’Enea la dichiarazione del produttore relativa alle capacità termiche del dispositivo.

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Come si ottiene il bonus

Questo è ciò che devi fare al momento del pagamento: ma per ottenere la detrazione vera e propria quali sono i passi da seguire?

Dopo che avrai diviso la spesa totale, scontata della detrazione applicata, in 10 rate dello stesso importo, al momento della prima dichiarazione dei redditi utile (cioè quella che compilerai l’anno successivo a quello del pagamento) dovrai portare la prima quota a detrazione, specificando i dati catastali della tua casa e compilando in modo appropriato i quadri del modello Redditi 2019 o del modello 730.

Nel caso in cui tu ti rivolga a un commercialista, al Caf o a qualsiasi altro soggetto che si occupi di fornirti assistenza fiscale, dovrai mettere a sua disposizione tutti i documenti che riguardano la stufa: non solo il bonifico che serve ad attestare l’acquisto, ma anche il certificato di conformità. La documentazione dovrà essere conservata ed eventualmente esibita in caso di controlli compiuti dall’Agenzia delle Entrate.

Quanto vale il bonus stufa a pellet 2020

stufa a pelletIl bonus ha una validità del 50 per cento se installi la stufa in occasione di lavori di ristrutturazione, mentre è pari al 65 per cento nel caso in cui tu vi ricorra allo scopo di incrementare l’efficienza energetica della tua casa. In questa eventualità, però, devono essere rispettati alcuni requisiti: in particolare, il limite di emissioni indicato nel DL 152 del 2006 e la soglia di trasmittanza termica, per le case che si trovano in zona climatica C, in zona climatica D, in zona climatica E ed in zona climatica F, come stabilito dal DL 192 del 2005. Inoltre, per l’agevolazione al 65 per cento è indispensabile che vi sia un rendimento utile alla potenza nominale non inferiore all’85 per cento.

Questo, dunque, è tutto quello che ti serve sapere se hai in mente di comprare una stufa a pellet entro la fine dell’anno. Non sai per quale modello propendere? Prova a cercare tra le stufe a pellet del nostro assortimento: troverai di sicuro quella adatta alle tue esigenze.

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