Le stufe a gas metano rappresentano una delle soluzioni che vengono impiegate più di frequente per il riscaldamento degli edifici, e in particolare delle abitazioni. Le stufe, in particolare, permettono di non accendere tutti i termosifoni, magari quando si ha la necessità di riscaldare una stanza sola, in modo da evitare sprechi che si riflettono su spese in bolletta più alte del necessario.

Le stufe a metano catalizzate rappresentano una valida alternativa rispetto a quelle dotate di canna fumaria: infatti non hanno bisogno di sfiato all’esterno e hanno il pregio di poter essere installate con la massima semplicità. Non c’è bisogno di rivolgersi a un tecnico e, in più, non ci si deve preoccupare di richiedere dei permessi ad hoc.

La procedura di installazione

Nel caso di una stufa a gas metano senza canna fumaria, la procedura da seguire per il montaggio è davvero semplice, e richiede poco tempo. Tutto quel che bisogna fare è appoggiare la stufa a terra, o in alternativa fissarla alla parete impiegando i punti di fissaggio appositi: dopodiché è sufficiente collegare il tubo del gas.

Non vanno bene i tubi in gomma, cioè quelli dotati di fascette da stringere nel punto in cui la stufa viene innestata e dove si inserisce il tubo di uscita dalla parete; c’è bisogno, invece, di un tubo in metallo da collegare a tutti e due gli innesti.

Le caratteristiche di una stufa a metano

Rispetto a una tradizionale stufa a gas, le stufe a metano non presentano molte differenze, anche se ovviamente sono prive della parte riservata alla bombola: ecco spiegato il motivo per il quale hanno dimensioni più contenute.

Tre pannelli infrarossi, in grado di lavorare in maniera indipendente, rendono possibile l’irraggiamento del calore: a seconda del livello di temperatura desiderato è possibile accendere solo un pannello, o due, o tutti e tre.

Dove si installa la stufa

Una stufa a gas metano con la canna fumaria richiede, come si può ben immaginare, delle particolari accortezze nella scelta del punto della casa in cui essa dovrà essere installata.

Per quanto riguarda i modelli senza canna fumaria, invece, è sufficiente scegliere un ambiente non troppo piccolo e che sia in grado di assicurare un ricambio di aria appropriato. Per legge, tutte le stufe sono munite di una valvola di sicurezza gas: si tratta di una precauzione utile nel caso in cui la fiammella pilota si dovesse spegnere in maniera accidentale.

Quanto viene riscaldato l’ambiente

A questo punto, però, è lecito domandarsi se, nel confronto tra una stufa a gas metano con canna fumaria e una senza canna fumaria, vi siano delle differenze anche dal punto di vista della capacità di riscaldare gli ambienti.

stufe a gas con e senza canna fumaria

Ebbene, in entrambi i casi le prestazioni garantite sono ottimali: una stufa senza canna fumaria, per esempio, è capace di scaldare un locale con una superficie di 40 metri quadri nel giro di breve tempo.

A differenza delle stufe che hanno bisogno di un tubo di scarico all’esterno, i modelli privi di canna fumaria rilasciano sì il monossido di carbonio, ma lo fanno passare in un catalizzatore, situato in corrispondenza della parte superiore del dispositivo.

Così, il monossido di carbonio viene convertito dal catalizzatore in anidride carbonica; si forma, nell’ambito della stessa operazione, del vapore acqueo. L’anidride carbonica, ovviamente, deve essere eliminata: è questo il motivo per il quale le stufe di questo tipo vanno collocate in spazi ventilati e sufficientemente ampi, così che sia garantito il necessario ricambio di aria.

La fiamma

Il colore della fiamma è una delle differenze più evidenti, se non altro a livello visivo, tra le due tipologie di stufe. Le stufe con canna fumaria hanno una fiamma blu, la quale deve essere separata da un vetro temperato in modo che non si possa correre il rischio di un contatto accidentale. Nei modelli privi di canna fumaria, invece, c’è un tipo di bruciatore diverso, a causa del quale la fiamma può essere gialla o arancione.

Che cosa cambia fra una stufa a gas metano con la canna fumaria e una stufa a gas metano senza la canna fumaria

In sintesi, le differenze tra le stufe a gas metano che richiedono la presenza di una canna fumaria e quelle che invece ne sono prive possono essere riassunte in pochi punti:

  • In mancanza di canna fumaria, non c’è bisogno di specifici permessi
  • Le stufe senza canna fumaria sono più facili da installare
  • Questi modelli non richiedono l’intervento di un professionista per il montaggio.

La regolazione della potenza è un altro aspetto che differenzia le due tipologie, e per altro si riflette anche sui consumi: non è certo un fattore di poco conto, e anzi in molti casi è proprio su questo punto che si basa una decisione di acquisto.

stufe a gas con e senza canna fumaria

Ciò è vero a maggior ragione nel caso di ambienti non troppo ampi, dove dopo che la temperatura desiderata è stata raggiunta occorre abbassare la potenza o comunque portarla a un livello medio. Ebbene, dal punto di vista della regolazione, le stufe senza canna fumaria sembrano garantire un più elevato livello di versatilità, e quindi sono capaci di adattarsi senza problemi a condizioni diverse.

La potenza di riscaldamento

La potenza termica, invece, non fa registrare un divario troppo ampio: anzi, si può parlare di una minima differenza di riscaldamento, che in quanto tale non condiziona in alcun modo gli effetti del riscaldamento, specialmente quando si posiziona la stufa in un locale con meno di 100 metri di cubatura.

In pratica, la potenza termica non è uno degli aspetti su cui ci si deve focalizzare nel caso in cui ci si trovi nel dubbio di scelta tra un modello con la canna fumaria e uno che ne è privo. Piuttosto, è meglio concentrarsi sui consumi, che sono più alti senza canna.

Questo, dunque, è tutto quello che c’è da sapere sulle stufe a gas metano, con o senza canna fumaria. Puoi trovarne anche nel catalogo di Barzotti: cosa aspetti a esplorarlo?

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